Qui di seguito troverete due differenti punti di vista su questo gioco.
Nella prima, vengono rimarcate soprattutto le caratteristiche tecniche
assolute del gioco, nell'epoca in cui venne alla luce, ponendolo a confronto
con diversi altri mostri sacri dell'epoca (Arena, Ultima Underworld). La
seconda è invece una accorata "ode" a questo immenso titolo, dove traspare
in modo evidente l'amore, la passione per Daggerfall, e dove possiamo
trovare anche un preciso confronto con Morrowind, famigerato successore, in
cui viene eseguito in maniera puntuale un raffronto tra i principali
pregi dell'uno e dell'altro.
RECENSIONE N.1
Bethesda Softworks (Bethesda Softworks), 1995
Recensione a cura di
mikeoldfield1978
Genere: Gioco di ruolo in prima persona (FPRPG=
"First Person Role Playing Game")
Lingua: Inglese
Ottimo seguito di
Arena, grande capolavoro "dimenticato" che diede luce, insieme ad
Ultima Underworld, ai giochi di ruolo in soggettiva.
Senz'altro
Daggerfall si assesta su livelli estremamente alti, rappresentando una
evoluzione naturale di Arena, ed ebbe addirittura molto più successo
di pubblico, per svariate ragioni che adesso andremo ad esaminare.
Prima fra tutti è l'incredibile, mostruosamente gigantesca area di gioco in
cui è possibile muoversi. Ci possiamo infatti addentrare in tutto il regno
di Tamriel, esplorando delle regioni praticamente infinite, senza però
dimenticare i cari e adorati "dungeons", ora come non mai labirintici ed
interminabili, sparsi qua e la. In un certo senso qui già vediamo i punti di
forza del gioco: libertà d'azione, possibilità di seguire la trama
principale oppure ignorarla completamente e dedicarsi all'avventura "fai da
te" o mettersi a lavorare con qualcun altro "per tirare a campare", ecc.
Tutte cose queste che riconosciamo anche nel famigerato capitolo successivo,
Morrowind. Ma contrariamente a Morrowind stesso, in cui si può
esplorare solo una regione del regno di Tamriel (Morrowind, per l'appunto),
qui possiamo esplorare TUTTO il regno!
Per fare una proporzione, Daggerfall ci offre una libertà d'azione
tale per cui i nostri pellegrinaggi possono estendersi per una superficie di
gioco quasi 10 volte superiore a quella di Morrowind!
Ed in questo senso, Daggerfall sembra essere un gioco che "anticipa"
un pò i tempi, per il 1995, guardando nettamente oltre lo standard di quel
periodo.
In secondo luogo lo sviluppo del personaggio è stato sensibilmente
migliorato rispetto ad Arena (anche se non si raggiunge lo "stato
dell'arte" come in Morrowind), ma dal punto di vista tecnico il gioco
presenda limiti piuttosto evidenti.
Cominciamo dalla grafica: essa è praticamente rimasta invariata rispetto ad
Arena, e l'aumento delle dimensioni del gioco (sostanzialmente del
400%!) è esclusivamente da attribuirsi alla MOSTRUOSA quantità di mappe.
A questo si devono aggiungere dei clamorosi bugs, a volte pesantissimi:
spesso infatti ci capiterà di interagire con dei personaggi coi quali si è
già avuto a che fare ma che ci ignoreranno completamente, rendendo a volte
impossibile portare a termine determinate quests. Fortunatamente ciò non
compete alle quests della trama principale.
In più, si devono senza meno spendere due parole sul sistema di controllo:
esso è abbastanza flessibile (automappa, inventario, scheda del personaggio,
ecc.), ricalca in sostanza quello dei
FPS, con lo strafe left e right, move up, forward, crunch, e tasti
personalizzabili, ma quello che assolutamente continua ad essere inadeguato,
come accadeva in Arena, è il sistema di combattimento!
Infatti, si deve tener premuto il tasto destro del mouse e muoverlo
freneticamente in senso orizzontale, da destra verso sinistra o viceversa,
questo forse per "simulare" col mouse i fendenti o gli affondi con la spada,
o l'ascia o altre armi.
Bisogna dirlo: è scomodissimo, e per altro a mio avviso ILLOGICO: ma non
sarebbe stato meglio usare il pulsante destro del mouse come "fire" e basta?
Ed infatti, cosi è stato corretto in Morrowind, al pari di un FPS.
In conclusione, Daggerfall è sicuramente un gran gioco, ma a mio
avviso NON è superiore ad Arena (nè tantomeno a Morrowind o al
recente Oblivion),
vuoi per questi clamorosi bugs, vuoi per il fatto che alla fine tutte le
città che si visitano tendono a rassomigliarsi un pò troppo diventando
noiose, vuoi perchè a livello grafico il gioco non apporta alcun
miglioramento o quasi.
Arena e Ultima Underword restano i capostipiti del genere e,
forse, tra i migliori rappresentanti dello stesso.
Compatibilità:
DOS e Windows (vedi info).
Nota bene.
SISTEMA OPERATIVO:
- Dos 6.22 /Win95: Testato senza alcun problema video/audio.
- Win 98/2000/NT/Me/Vista: Non testato.
- WinXP: L'unico problema del gioco sta nel file "install.exe". Se tenterete
di lanciarlo, apparirà una schermata nera e il sistema operativo si
bloccherà, dunque NON FATELO!Fate cosi, come ho fatto io: prendete il CD di
Daggerfall e copiate tutto il contenuto su C: in una cartella qualsiasi (NON
chiamatela Dagger!).
Riavviate il PC tramite un dischetto di avvio, va bene uno qualsiasi, potete
anche crearlo con WinXP o usare quello del 98.
Dal DOS dunque lanciate l'install e installate il gioco nella cartella di
default "C:\Dagger".
Vi consiglio di scegliere la "huge" installation, cosi copierete TUTTI i
file del CD.
Ora riavviate da WinXP e andate nella cartella "C:\Dagger". Qui troverete il
file "z.cfg". Apritelo e alla seconda e terza riga dovreste avere qualcosa
del tipo:
path c:\dagger\arena2\
pathcd c:\(nomecartellascelta)\dagger\arena2\
(questo perchè avete fatto l'installazione dall'Hard Disk!)
Sostituite la c:\ con la lettera dell'unità dove avete inserito il CD di
Daggerfall. Ad es, se il CD è inserito in d:\ scrivete
pathcd d:\dagger\arena2\
e lasciate invariata l'altra riga.
A questo punto vi consiglio di lanciare il setup per sistemarvi un pò la
configurazione audio.
Fatto ciò lasciate inserito il CD e dal prompt dei comandi lanciate
"C:\dagger\dagger.exe"
Il gioco ora DOVREBBE partirvi, ma l'audio sarà sinceramente un pò infelice.
Dunque potete far partire "dagger.exe" attraverso il
VDMSound, ottenendo risultati senz'altro migliori.
Allo stato attuale tuttavia potete ottenere il risultato migliore dal
gioco attraverso la nuova versione del dosbox (0.72), che risulta essere la
più stabile. Montate il Cd Rom e l'Hard Disk attraverso il DosBox, e poi
giocate. Per spiegazioni più dettagliate vi rimando a questa ottima guida
(in inglese!):
Running Daggerfall on Dosbox
Sito ufficiale:
The Elder Scrolls
Extras:
The
unofficial elder scrolls pages: Daggerfall
The
Daggerfall Compendium, an Elder Scrolls 2 site
Daggerfall An Enthusiast's Guide
The Story of
Daggerfall
Game credits
RECENSIONE N.2
Bethesda Softworks (Bethesda Softworks), 1995
Recensione a cura di
samtam90
Genere: Gioco di ruolo in prima persona (FPRPG=
"First Person Role Playing Game")
Lingua: Inglese
Non è certo facile scrivere una recensione su un gioco come Daggerfall, come
non è facile scrivere una soluzione (la recensione è più semplice però,
ndr). Certamente questo gioco non può essere considerato come un RPG
ordinario, sia per la sua mole che per il suo particolare tipo di gioco.
Giocando ad Arena (la felicità arrivò a mille quando Bethesda lo rilasciò
freeware) mi si presentava davanti un mondo enorme, interamente esplorabile
in ogni sua parte, anche la più piccola. Tamriel era veramente interessante.
Se si pensa inoltre che Arena comprendeva oltre 400 città e moltissime
dungeon, si riesce a capire come Bethesda abbia da sempre voluto creare un
mondo "gigante" e così anche più credibile. Quando scari...ehm, trovai
Daggerfall mi resi conto che non avevo di fronte tutto il mondo di Tamriel
nella sua interezza, ma solamente una parte (la regione di Iliac Bay, a
nord-ovest). La cosa sorprendente è che il territorio esplorabile è più
grande di quello di quello di Arena! Le locazioni (tra città, templi, case e
dungeon) sono migliaia e per viaggiare a piedi per raggiungere due punti
estremi impiegherete dei giorni di tempo reale! Dopo questa breve
introduzione a quello che definirei "un meraviglioso mondo alternativo"
procediamo con la canonica recensione esaminando i vari punti di Daggerfall.
Per semplicità, li divido in tre parti: aspetto grafico-sonoro, giocabilità,
longevità.
Per esaminare più approfonditamente la grafica del secondo capitolo di Elder
Scrolls, prendiamo come esempio la grafica del primo capitolo, Arena. I
dungeon in Arena non erano poi granchè, soprattutto per il fatto che ci
ritrovavamo a combattere in dei corridoi abbastanza squallidi che si
assomigliavano molto tra loro. Le variazioni c'erano, indubbiamente, ma nel
complesso non mi erano piaciuti poi tanto. Miglioriamo con le città. Gli
edifici erano realizzati discretamente bene, mentre gli interni erano
veramente ben realizzati. I PNG erano bidimensionali, ma erano comunque
discreti (anche se senza personalità, ma di questo parleremo in seguito).
Per la grafica di Daggerfall, comincio ad esaminare l'aspetto peggiore: i
PNG. Sono sempre 2d, ma ci sono delle differenze: i PNG negli interni
(quindi taverne, gilde, negozi, ma anche dungeon) sono assolutamente
immobili e sembrano figurine attaccate allo schermo. Quelli all'esterno
(quindi tutti quelli a cui potete chiedere informazioni) sono migliori
graficamente, sia per l'animazione che per la realizzazione. I Mostri sono
realizzati decisamente meglio dei personaggi non giocanti, sono più
dettagliati (per quanto possibile) e anche più "realistici". Per quanto
riguarda le ambientazioni 3D, devo dire che è stato fatto un buon lavoro. I
dungeon sono stati migliorati, non solo più solo corridoi piatti, ma
troviamo anche imponenti scalinate, livelli subacquei e molto altro.
Nonostante la varietà non sia poi eccessiva, i sotterranei sono decisamente
migliori. Lo stesso vale per le città, non solo per il miglioramento
architettonico degli edifici (decisamente più credibili), ma anche per gli
interni, che risultano essere decisamente più curati che in passato. Per
quanto riguarda il sonoro, gli effetti sono veramente ben riusciti,
soprattutto i rumori dei mostri. Anche il rumore dell'apertura delle porte
risulta essere decisamente credibile. La cosa abbastanza noiosa è l'"Halt!"
delle guardie che dobbiamo sorbirci in continuazione quando commettiamo
qualche reato. Le musiche delle città sono generalmente ben composte e
piacevoli (anche se alcune risultano essere abbastanza ripetitive). Il tema
dei dungeon è stupendo: crea un atmosfera unica e vi farà salire l'angoscia
di trovarvi un mostro davanti. Probabilmente è la musica migliore di tutto
il gioco. E adesso, finalmente, ho terminato l'analisi dell'aspetto estetico
e posso andare più a fondo con le parti meglio riuscite di Daggerfall:
giocabilità e longevità.
Partiamo dall'inizio: la creazione del personaggio. Qui avete varie scelte,
tra cui determinare una classe con delle domande oppure sceglierne una già
impostata o ancora potete creare una vostra classe, completamente
personalizzata (la tanto desiderata classe "custom") dove potete impostare a
vostro piacimento abilità principali, secondarie. Adesso vi starete
chiedendo: ma dove sono finiti i punti esperienza? In Daggerfall aumenterete
il vostro livello esercitando le vostre abilità, per cui un abbinamento
sbagliato può farvi impiegare moltissimo tempo anche per salire di un solo
livello. Potete anche personalizzare vantaggi e svantaggi del vostro
personaggio e la reputazione con varie fazioni. La creazione del personaggio
è molto complessa e curata in ogni minimo particolare. Quando avrete
terminato, vi ritroverete nel primo dungeon del gioco con un equipaggiamento
abbastanza scarso (dipende) e dovrete farvi strada fino all'uscita.
Naturalmente c'è un motivo del risveglio in un posto tanto angusto: il caro
Impero di Tamriel vi ha due incarichi. Il primo è scoprire perché il defunto
re di Daggerfall (Lysandus) terrorizza gli abitanti della città con la sua
legione di spettri tutte le notti. Il secondo è scoprire dove sia finita una
certa lettera (non voglio anticiparvi di più). Daggerfall presenta un
tutorial (cosa abbastanza rara nei GDR) che guida il giocatore nei suoi
primi passi e attraverso il dungeon, spiegando le nozioni più basilari del
gioco. Quando affronterete il primo nemico del gioco (un topo, sai che
difficoltà, ndr) dovrete utilizzare il singolare sistema di combattimento
del gioco (usato anche in Arena) basato sullo scuotimento del mouse. Adesso,
però, come muoverete il mouse individuerà non solo la direzione, ma anche
l'intensità e la possibilità di colpire di un attacco (un affondo ha più
possibilità di colpire, ma causa un danno minore). E' in questi primi
scontri che si impara veramente a combattere. Proprio per questo, c'è da
dire che la difficoltà degli scontri in Daggerfall è decisamente ben
calibrata: aumentando di livello, anche i mostri saranno più potenti.
Scoprirete inoltre altri mostri mano a mano che progredirete e diventerete
sempre più forti. I vostri primi nemici sono animali e scheletri, ma ai
livelli più alti dovrete affrontare ben più pericolosi daedra, vampiri e
lich (anche qui ci sono le eccezioni: un simpatico bug, molto raro, fa sì
che i daedra lord compaiano ai livelli più bassi. Sai che felicità vedere
morire il proprio personaggio con un colpo, ndr). Tanto per dare un
infarinata ai neofiti di Daggerfall, i daedra sono praticamente dei demoni.
E' quando uscirete da questo primo dungeon che la vastità del gioco sì
presenterà nella sua interezza: dando un'occhiata al menu del Fast Travel
(Viaggio Rapido) vi troverete davanti un numero spropositato di locazioni
(migliaia, come dicevo prima). Le città che troverete hanno moltissimi
negozi, gilde e taverne dovete potete entrare e soddisfare tutti i vostri
bisogni. Potete diventare membri di molte fazioni (le gilde, inoltre,
offrono vari servizi a seconda del vostro grado) e riceverne i privilegi, ma
diventerete nemici di altre. Ogni gilda ha le proprie caratteristiche, le
proprie amicizie e i propri nemici, proprio come accade nella vita reale,
dove la reputazione e fondamentale. Questo ci porta inoltre a descrivere due
degli aspetti principali di questo enorme gioco: la reputazione e le quest.
Quello che pensa di voi la gente è fondamentale: non potete vivere dove
tutti vi odiano, anche perchè le guardie vi daranno la caccia per
arrestarvi. Le offese non saranno dimenticate, così come i crimini che
commetterete. In Daggerfall, le fazioni (o semplicemente persone) che
pensano qualcosa di voi sono centinaia, per cui dovete stare attenti a ciò
che fate, perchè la vostra reputazione può compromettervi per sempre. Tanto
per fare un esempio: avete accettato una missione in cui dovete recuperare
una ricerca per la Gilda dei Maghi. Voi eseguite l'incarico, e quando state
per consegnarla vi arriva una lettera dalla Fratellanza Oscura che vi chiede
la ricerca. A seconda delle vostre azioni, la reputazione di una fazione (in
questo caso la Gilda dei Maghi) si alzerà, mentre quella di un'altra
(Fratellanza Oscura) si abbasserà, a volte irrimediabilmente. Questo
meccanismo è molto più complesso di come l'ho descritto io: spesso la vostra
reputazione si alzerà indirettamente anche con altri gruppi perchè sono
alleati della fazione che avete favorito. Un altro aspetto legato a ciò che
la gente pensa di voi è quello che fate per loro: le quest. Nel gioco, per
progredire, dovrete compiere delle missioni per i PNG, per le gilde e per la
Main Quest che vi è stata affidata. Considerando i mod ufficiali e non
ufficiali e i compiti della Main Quest, le missioni totali che potete
svolgere sono circa 300. Se poi considerate che un feature del gioco è la
randomizzazione delle missioni (non vi troverete quasi mai ad affrontare due
missioni identiche perchè il gioco randomizza gli eventi che le compongono),
allora avrete da giocare per molto, molto tempo. Le quest sono poi
abbastanza varie: dallo scortare qualcuno, a ritrovare degli oggetti, a
sorvegliare qualcosa e molto altro ancora. Il binomio quest-dungeon che si
viene a creare in molti GDR è valido anche in Daggerfall: per il 60% delle
quest dovrete avventurarvi in un dungeon e compiere la vostra missione tra
mille pericoli.
Prima ho parlato dei dungeon riferendomi all'aspetto estetico, mentre adesso
li esaminiamo dal punto di vista del gameplay. C'è da premettere una cosa
riguardo alla lunghezza: Privateer's Hold (il dungeon iniziale) e i vari
cimiteri (i puntini rossi sulla mappa del Fast Travel) rappresentano delle
eccezioni. Il resto dei dungeon è molto più lungo ed intricato. C'è poi da
fare una divisione tra dungeon della Main Quest (Main Dungeon, MD da ora in
poi) e dungeon delle quest secondarie (QD, da ora in poi). I MD non sono
random, ma sono creati direttamente e sono uguali ogni volta. I QD sono
invece random e sono creati dal gioco casualmente ad ogni partita (avevo
letto che vengono creati prendendo parti di MD, ma non so se sia vero).
Questo significa, di conseguenza, che i dungeon principali hanno una
lunghezza ben definita (in parole povere, sono per lo più enormi) mentre i
dungeon secondari possono essere da medio-lunghi a lunghissimi. Naturalmente
ci sono i metodi per orientarsi all'interno di essi (ma questo dovrete
scoprirlo da voi). Nonostante siano intricatissimi, i dungeon restano
comunque divertenti e, soprattutto, necessari. C'è da dire un'altra cosa di
Daggerfall, fino ad ora leggermente accennata: la trama è puramente
accessoria. Potete seguirla a vostro piacimento e fare tutto ciò che volete,
dall'essere un paladino della giustizia all'essere un ladro senza scrupoli.
In Daggerfall, l'unico limite è la vostra fantasia. Grazie all'enorme
libertà di cui si dispone, questo gioco è un eden per i veri RPGisti.
Proprio per questo i neofiti potrebbero volere qualcosa di diverso. Quanto
alla longevità, penso lo abbiate già capito dal resto della recensione: solo
per compiere la missione principale impiegherete un minimo di 50-60 ore di
gioco concentrandovi principalmente su quella. Se a questo aggiungete poi
tutte le quest secondarie, le gilde a cui unirsi, le cose da vedere,
moltissime altre possibilità come comprare barche, case, creare incantesimi
e diventare vampiri o licantropi con conseguente stravolgimento della vita
sociale, questo gioco vi durerà per sempre. Non ho poi nominato i sessanta
tipi di nemici da affrontare, i tantissimi incantesimi di cui si può
disporre e molto altro ancora che scritto qui riempirebbe una pagina intera.
La ciliegina sulla torta è poi l'atmosfera incredibile che Daggerfall crea
nei suoi dungeon, grazie a musiche e suoni angoscianti ed altri elementi
(come i tavoli per le torture che conferiscono a questo gioco un atmosfera
unica. Grazie a una struttura flessibilissima, una longevità da paura e un
meccanismo di gioco ottimo, Daggerfall è e resterà per sempre uno dei
migliori RPG mai realizzati. E, per quanto mi riguarda, la saga di Elder
Scrolls è a tutt'oggi la serie di RPG migliore mai apparsa su computer.
P.S. Non tutto è rose e fiori. Uno dei pochi difetti del gioco sono i bug,
il cui numero è abbastanza elevato. E' stato comunque ridotto grazie alle
patch successive e alla patch 2.13, la più recente.
PRO
+ Libertà assoluta
+ Longevità mostruosa
+ Meccanismo di gioco eccezionale
+ Realistico
+ Tante possibilità e cose da fare
+ Atmosfera eccezionale
CONTRO
- Grafica datata
- Bug, bug e ancora bug
- Difficile per i neofiti
Compatibilità: (vedere altra recensione)
Windows XP: Installate DosBox 0.63, andate su dosbox.conf e andate
all'ultima riga. sotto [autorun] scrivete:
mount c: c:\(cartella di Daggerfall)
c:
fall.exe z.cfg
PAGELLA
GRAFICA: 7
Si poteva fare di meglio, ma grazie al 3d non è tutto da buttare via
SONORO: 8
Se le musiche fossero meno ripetitive avrebbe preso 9. Contribuisce a creare
l'atmosfera e,in generale, il sonoro è piacevole da ascoltare
TRAMA: 10
Eccezionale. Al contrario della trama lineare di Arena, Daggerfall ha una
trama complicata, con vari finali possibili, complotti, guerre e molto altro
ancora!!
GIOCABILITA': 10
Basta sapere che è una delle parti pià riuscite del gioco? I bug non
riescono a schiodarla dal 10.
LONGEVITA': 10
Qui non c'è bisogno di commentare. Basta la recensione.
COMMENTO FINALE
Uno dei migliori RPG della storia. Se cercate un gioco di ruolo non-lineare,
basato sui vostri piaceri personali e con una longevità mostruosa giocate a
Daggerfall (se lo trovate) e non ve ne pentirete!
Giudizio Complessivo: 97%
Daggerfall VS Morrowind
Un confronto diretto tra Arena e Daggerfall mi sembrava abbastanza
superfluo, in quanto il secondo capitolo è una naturale evoluzione del
primo. Per quanto riguarda il confronto con Morrowind, questo ha invece un
senso, dal momento che l'esperienza di gioco offerta dai due titoli è molto,
e sottilineo molto, diversa. Non pretendo di stabilire un vincitore tra i
due, dal momento che i pareri sono molto personali e variano
indiscutibilmente. In ogni caso, ci tengo ad offrire un quadro dei due
giochi mettendo a confronto somiglianze e dibattendo sui vari aspetti.
Per quanto riguarda la grafica, c'è poco da discutere: Morrowind prevale
indiscutibilmente. La grafica di Morro è anni luce avanti a quella di
Daggerfall, niente da dire su questo. Sul sonoro c'è invece da discutere:
nonostante le musiche esterne di Morrowind siano decisamente più ispirate di
quelle di Daggerfall e più "epiche", su altri temi, come quello dei dungeon,
daggerfall è decisamente vincitore.
Sul discorso giocabilità, ognuno ha pregi e difetti. Sul fattore controlli
il vincitore è Morrowind, presentando un sistema di controllo più immediato
con un inventario più pratico. Su un cosa, comunque, Morrowind perde
decisamente punti: il diario. Non solo è poco pratico, ma inoltre le
missioni non vengono aggiornate e spesso dovrete sfogliare decine e decine
di pagine, mentre in Daggerfall ogni missione viene eliminata quando
completata. Territorio e libertà: il vincitore è Daggerfall. L'isoletta di
Vvanderfell, per quanto più varia e "densa" delle lande di Daggerfall, non
può competere con le centinaia e centinaia di locazioni esplorabili nel
secondo capitolo. Viaggiare tra una città e l'altra può essere noioso, ma
non è divertente terminare di esplorare il territorio del gioco in mezz'ora.
Dungeon: anche qui Daggerfall prevale, sia perchè in Morrowind l'atmosfera è
stata ridotta all'osso, sia perchè i sotterranei risultano essere troppo
piccoli e semplificati. I dungeon di Daggerfall possono essere intricati,
certo, ma almeno c'è soddisfazione ad esplorarli. Quanto all'atmosfera, nel
secondo capitolo capirete il signifacto della parola "terrore", mentre in
Morro la cosa più spaventosa è dover fronteggiare u daedra a mani nude (lol
biggrin.gif ). I PNG in Morrowind non sono neanche una manciata di quelli
presenti in Daggerfall, ma sono anche leggermente più interessanti. Per gli
"extra" c'è poco da dire: entrambi ne sono pieni. Dallo spell maker alla
possibilità di creare pozioni, dagli innumerevoli libri da leggere al
vampirismo e mannarismo.
Sulla longevità, dipende dal parere personale. Io preferisco di gran lunga
Daggerfall, sia perchè le quest sono infinite, sia perchè i tipi possibili
sono circa 300, maggiori del numero di quest in Morrowind. In Daggerfall ci
sono anche pià gilde: una ventina, anche se le differenze tra alcune non
sono sostanziali. Quanto a trama, Dagg. surclassa Morro su ogni aspetto,
presentando una storia più interessante, variegata e immersiva, con sette
finali possibili e almeno il doppio della lunghezza (la Main Quest di Morro
si termina tranquillamente in 30 ore, mentre in Daggerfall sarete fortunati
se la finirete in 60). La randomizzazione puù piacere e non piacere: se vi
piace, Daggerfall è certamente il migliore. Morrowind, però, ha un grande
asso nella manica: i plugin, che aggiungono innumerevoli aspetti al gioco.
In sostanza, non si può decretare un vincitore assoluto. Ognuno dei due
giochi prevale su certi aspetti e perde su altri, creando l'impossibilità di
dichiarare il migliore gioco della saga TES. Personalmente, continuo a
preferire Daggerfall, sia per la sua mole, sia per il suo cuore, sia per il
mantenimento di molti schemi tradizionali che purtroppo sono andati perduti
in Morrowind.
MIEI GIUDIZI
Daggerfall: 97%
Morrowind: 95%